Onde che si infrangono sulla spiaggia; una donna che si avvinghia con fare sensuale e ricolmo di speranza a una roccia; di nuovo questa donna che striscia su una tavola di commensali divertiti e agitati che tuttavia non la vedono, e così via. Le immagini scorrono senza alcun disegno.
Frammenti di sogni, sensazioni rese visibili che non vogliono essere spiegate, offrono la possibilità di formare ricordi, espandere la mente oltre i confini dati, ascoltare la musica melanconica dell’io, e perdersi nelle contraddizioni delle profondità umane.
Corpi, sguardi, risa, natura e società,azioni e intenzioni, realtà e inconscio.
La breve pellicola non ha bisogno di suoni, è perfettamente muta.
Non pretende di rispondere ad alcuna domanda, piuttosto è pensiero in atto, filosofia in cinema.
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